Anche quest'anno, come ogni 19 ottobre, si celebra la Giornata Internazionale del Cancro al Seno e sono ancora molti i miti e le verità che lo riguardano. Alcuni pensano che abbia a che fare con l'età, le abitudini di vita, l'eredità genetica... ma niente di più sbagliato.

La parola stessa cancro è ancora un tabù e la mancanza di consapevolezza sulla sua prevenzione o individuazione fa sì che sia ancora un problema che non affrontiamo consapevolmente fino a quando non accade a noi o a qualcuno di caro.

Oggi il 90% dei casi che vengono individuati in tempo hanno una soluzione, come dimostrano i dati. Possiamo quindi affermare che, in assenza di una cura definitiva per il cancro al seno, la lotta più efficace contro la malattia è la diagnosi precoce.

Ecco perché oggi vogliamo presentarti queste 6 donne combattenti, piene di luce e coraggio, con le loro storie personali che ti parlano, senza mezzi termini, dei miti che hanno abbattuto e delle barriere che hanno superato.

Un invito alla consapevolezza e alla prevenzione. Ascoltale.

Carolina, 36

"Lasciamoli divertire, lasciamoli vivere, ma facciamo in modo che siano consapevoli che il cancro esiste e che può capitare a chiunque." "Io dico sempre: vai dal medico, perché una diagnosi precoce può salvarti la vita."

Lolit, 42

"A scuola dovrebbero insegnarci a essere consapevoli del cancro e a sapere che non colpisce più solo le donne, ma che colpisce sempre più anche gli uomini". "Vivere al massimo ma tenendo conto della nostra salute, perché senza non possiamo fare tutto il resto."

Marcela, 55

"La diagnosi precoce, insieme alla ricerca, è ciò che può salvare le nostre vite." "Mia figlia aveva 6 anni quando mi è stato diagnosticato il problema e ora, a 19 anni, è pienamente consapevole dell'importanza dell'auto-esplorazione."

Yasmina, 28

"La cosa che ti viene da pensare è: ma perché io, ma in realtà dovrebbe essere: perché non io? Cosa c'è di così speciale in me da evitare il cancro?”

Cristina, 33

"Non appena hai le mestruazioni dovresti fare un auto-esplorazione. Se mi fosse stato inculcato prima, forse sarei stata più vigile."

Gisela, 25

"Grazie al fatto che me ne hanno parlato e che ho iniziato ad auto-esplorarmi, mi sono salvata."

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